Abrogazione Esame di Stato: cosa è necessario sapere?

L’esame di stato è stato abrogato? NO, almeno non ancora. 

Facciamo un breve excursus:

  • 18 ottobre 2020: è stato approvato dal Consiglio dei Ministri n.67 il Disegno di legge recante “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”, proposto dal ministro dell’università e della ricerca G. Manfredi con lo scopo di abolire l’Esame di Stato per molte professioni che lo prevedono, in primis farmacisti, psicologi, odontoiatri e veterinari.
  • 27 ottobre 2020: il Ddl è stato presentato alla Camera dei Deputati nel quale è stato posto in esame a partire dal 25 novembre ed è ancora in fase di valutazione. 

Le finalità del presente disegno di legge sono sintetizzabili in ‘’semplificazione delle modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, finalizzato a una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro’’. In realtà l’Esame di stato non sarebbe abrogato in toto ma verrebbe soppiantato da una prova pratica valutativa delle competenze professionali acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studi (articolo 3), determinando così l’immediata abilitazione allo svolgimento della professione alla conclusione del percorso formativo. 

In parole povere l’Esame di Laurea potrebbe divenire anche la sede nella quale sostenere l’Esame di Stato abilitante all’esercizio della professione.

La commissione giudicatrice, se il decreto diverrà efficace, sarà composta da professionisti di “comprovata esperienza” designati dagli Ordini, dai Collegi professionali o dalle federazioni nazionali e, tramite regolamenti, verranno stabilite le modalità di svolgimento e di valutazione delle prove. 

Il ministro Manfredi, sulla linea dell’articolo 102 del D.L del 17 marzo 2020, n. 18 (decreto Cura Italia), il quale ha determinato l’immediata abilitazione della laurea in medicina e chirurgia per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, ha voluto ‘’ampliare, con efficacia immediata, il novero dei titoli accademici abilitanti, con riferimento sia alle professioni sanitarie sia alle lauree professionalizzanti […] con la possibilità di estendere tale misura ad altre classi di laurea, con l’attivazione di un iter procedurale, su richiesta degli ordini e dei collegi professionali o delle relative federazioni’’.

Le lauree MAGISTRALI. 

Il 1° articolo prende in esame le LAUREE MAGISTRALI, nello specifico i CdL in:

  • Odontoiatria e protesi dentaria, 
  • Farmacia e farmacia industriale,
  • Medicina veterinaria,
  • Psicologia

Il cui conseguimento, nel caso in cui entri in vigore il ddl, determinerà l’immediata abilitazione alla professione. A condizione che almeno 30 crediti formativi siano acquisiti con un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi di studio. Per psicologia il tirocinio post laurea sarà compreso nel corso degli studi. 

Le lauree  “PROFESSIONALIZZANTI”

L’articolo 2 conferisce valore abilitante alle nuove classi di laurea, istituite dal Miur con decreto n.446/2020, le quali sono:

  • Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio;
  • Professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali;
  • Professioni tecniche industriali e dell’informazione.

Per quanto attiene il tirocinio pratico-valutativo, al pari dell’articolo 1, sarà disciplinato dalle relative classi di laurea.

Altri titoli universitari 

L’articolo 4 si rivolge anche a “Ulteriori titoli universitari abilitanti”, i quali seppur non rientrano nel presente Ddl potrebbero divenire “abilitanti” in un futuro prossimo in seguito a espresso parere dei Consigli degli Ordini, dei Collegi professionali e delle relative federazioni nazionali. Fra le professioni regolamentate rientrano:

  • l’assistente sociale;
  • il biologo;
  • l’architetto
  • il chimico;
  • l’ingegnere;
  • il geologo;
  • il commercialista;
  • l’esperto contabile e revisore legale.


COSA CAMBIA PER GLI ASSISTENTI SOCIALI?

Attualmente non si ravvedono cambiamenti; potrebbe non cambiare qualcosa neppure in seguito all’approvazione effettiva del Ddl suindicato poichè spetta all’Ordine di riferimento esprimersi a riguardo. 
Nello specifico il CROAS non ha espresso alcuna considerazione.

Tuttavia, a parte l’euforia per la notizia, sarebbe bene riflettere sulla funzione che assume, e che ha sempre assunto, l’Esame di Stato: spesso additato come uno scoglio insormontabile per l’esercizio della professione. 

Da assistente sociale sarebbe opportuno considerare che l’Esame di Stato altro non è che un’ulteriore prova da affrontare, una messa in discussione del futuro operatore che viene posto alla valutazione di un’altra classe di esperti del settore; questo con la finalità di confermare sia le competenze apprese durante l’iter formativo sia per prendere atto dell’effettiva adeguatezza in termini pratici del professionista, soprattuto in vista della funzione di tutela delle categorie di utenze al quale intende rivolgersi.



Testo del disegno di legge: http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.2751.18PDL0119700.pdf

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Roberta Marasco

8 pensieri su “Abrogazione Esame di Stato: cosa è necessario sapere?

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  2. Sono una dott.ssa in Servizio Sociale dal 2012, francamente non ho mai provato a sostenere l’esame abilitante e sto sperando anch’io che eliminino x sempre l’esame di Stato così m’iscrivo direttamente all’albo ed esercito finalmente la mia professione.
    #perchémisonostancatadistudiare

  3. Personalmente ho provato una volta a sostenere l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di assistente sociale e non l’ho superato. Non ero d’accordo sull’approccio professionale e sono rimasta turbata sulla considerazione nei confronti di altri professionisti come gli educatori. Io sono educatrice iscritta all’albo speciale educatori. Lo stipendio è basso rispetto a quello degli insegnanti che hanno un monte ore mensile e soprattutto annuo decisamente inferiore.
    Ma tornando alla professione di assistente sociale, non capisco perché oltre la laurea e il tirocinio si debba anche sostenere l’esame di stato a fronte di uno stipendio decisamente inferiore a tutte le altre professioni che lo richiedono.

    1. Ciao Anna Maria, ringraziandoti per il commento ritengo che l’esame di stato sia un ulteriore tassello finalizzato alla verifica delle competenze al termine di un percorso impegnativo come quello per divenire Assistente Sociale; potrebbe considerarsi, a seguito di diverse valutazioni in itinere, un momento non necessario ma ritengo che, se impostato diversamente, possa servire a riprendere i concetti fondamentali prima di immettersi nel mondo del lavoro.
      In bocca al lupo per tutto

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