PNRR e Servizi Sociali: i progetti alla terza riapertura dei termini

Anche l’ambito sociale in aprile 2021 è stato compreso all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR -2021-2026) principalmente all’interno della Missione 5 “inclusione e coesione” e Missione 6 “Salute”. Tuttavia, nonostante la polarizzazione nelle missioni 5 e 6, anche nelle altre “missioni” sono stati previsti alcuni investimenti nel sociale seppur limitati:

  • Nella Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” si è previsto un intervento
    “formativo”, mediante il potenziamento del Servizio Civile Digitale, per le fasce della popolazione a rischio
    di subire le conseguenze del divario digitale e un intervento di abbattimento delle barriere architettoniche,
    culturali e cognitive in varie istituzioni;
  • Nella Missione 4 “Istruzione e ricerca” sono stati ipotizzati interventi volti alla costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli asili e delle scuole dell’infanzia al fine di migliorare l’offerta educativa con l’obbiettivo di raggiungere un aumento delle strutture del 43% entro cinque anni;
  • Nella Missione 5 “Inclusione e coesione” è stato previsto un potenziamento del Servizio Civile Universale e una serie di interventi orientati al sostegno delle persone vulnerabili, fra cui famiglie e i minori, anziani non autosufficienti, persone senza fissa dimora, oltre a tutta una serie di riforme atte a rafforzare i servizi sociali a domicilio, quali assistenza domiciliare integrata (ADI) nonché interventi orientati all’introduzione di meccanismi di supervisione per gli assistenti sociali, nell’ottica di prevenzione dai fenomeni di burn out, con cui si intende una condizione di esaurimento e stress cronico.


I finanziamenti complessivi del PNRR per il settore sociale ammontano a 11.725 milioni ma tutto dipende dai progetti che sono stati presentati, è probabile che a consuntivo le risorse saranno inferiori a quelle quantificate. A queste risorse si aggiungeranno sicuramente quelle del REACT-EU, fondo europeo per rilancio delle economie, per ulteriori per 380 milioni.
Con Decreto n. 5 del 15 febbraio 2022 del Direttore Generale per la Lotta alla povertà e per la programmazione sociale è stato adottato l’Avviso pubblico n. 1/2022 per la presentazione di Proposte di intervento da parte degli Ambiti Territoriali Sociali e le risorse sono stanziate per sette sub-
investimenti/linee di attività: nello specifico per gli interventi relativi al “Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini”, “Autonomia degli anziani non autosufficienti”,
Rafforzamento dei servizi sociali a favore della domiciliarità”, “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”; “Housing first” e “Stazioni di posta” è stato registrato un numero maggiore di progettualità presentare dalle Regioni Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia.
Al contrario, per il “Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali” si registra un’inversione di tendenza e i progetti sono stati prevalentemente presentati dalla regione Campania, Lazio e Sicilia aprendo quindi uno spazio di riflessione su come nella nostra Regione si registri un interesse minore nella progettualità in tal senso che, ad oggi, rappresenta un tema controverso nelle professioni dell’aiuto.
Tutti i progetti presentati non sono direttamente finanziati ma sarà necessario visionare gli elaborati che ogni Ambito ha prodotto entro il 05.06.2023 enuncianti le modalità di concretizzazione dei progetti
nonché le tempistiche con cui tali progetti si richiede vengano realizzati, le quali non coincidono con quelle delle opere ad oggi ultimate nel nostro Paese. Verrà data priorità alle Regioni del Mezzogiorno.

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Roberta Marasco

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