Una proposta rispolverata: “la ruota degli innocenti”

AC 131 – Una “nuova” proposta, di madre Lega, a Palazzo Madama che seppur ribattendo sui temi famiglia-centrati si configura come assolutamente sensata, seppur rispolverata.

Il tema riguarda l’istituzione e il funzionamento di punti di accoglienza per neonati abbandonati. 

Tale scelta è frutto della assoluta necessità di eludere fenomeni di abbandono di minori in così tenera età in luoghi non consoni ove potrebbero concretamente rischiare la vita. 

Tuttavia la domanda che balena nelle menti è:

-Si tratta di un’esperienza mai vagliata prima oppure della regolamentazione di qualcosa già esistente?-

A questo interrogativo non si può fornire una risposta che abbia la pretesa di essere esaustiva. Si tratta di una proposta già in grembo dal 2010, che configurava come primo firmatario Massimo Garavaglia che all’epoca aveva auspicato ad un ritorno della “ruota degli innocenti”, riprendendo una pratica ben in uso nel 400 all’Ospedale degli innocenti in Firenze.

Ad oggi i punti di accoglienza per neonati è un’esperienza già concreta nel settore privato ma che riflettere la necessità di una regolamentazione che includa il Sistema sanitario nazionale di concerto con i Comuni.

La proposta, consapevole del fallimentare deterrente creato dall’art 591 del codice penale nonchè dalla possibilità di realizzare un “parto anonimo”, prende come esempio esplicativo alcuni episodi di abbandono di minori affrontati dalle cronache che hanno scatenando sgomento nella cittadinanza; tuttavia, seppur anestetizzati dalla narrazione della maternità come un doveroso periodo felice caratterizzato e bisognoso esclusivamente di amore e attenzione, alcune storie si scontrano rovinosamente con la realtà e talvolta con le diverse problematiche che caratterizzano il nuovo nucleo genitoriale, generalmente contraddistinti da situazioni di precarietà economica. 

I 3 punti principali della proposta, la quale si articola in toto in cinque articoli, sono i seguenti:

  • Istituzione dei punti di accoglienza del neonato;
  • Modifica all’articolo 591 del codice penale;
  • Istituzione del Numero Verde nazionale.

I punti di accoglienza di neonati  sono dei luoghi, secondo la proposta, ben individuabili, istituiti presso Presidi ospedalieri e/o altre strutture accreditate al SSN per i quali è nominata la figura del Responsabile Amministrativo che sovrintende la gestione e il corretto funzionamento dei punti. Quest’ultimi, attivi ventiquattro ore su ventiquattro, garantiscono le condizioni ambientali e strutturali atte ad assicurare il benessere psicofisico del neonato nonché la riservatezza sull’identità della madre, se richiesto.

Si prevede inoltre una modifica all’articolo 591 del codice penale, che punisce il reato di abbandono di minori, garantendo una depenalizzazione nel caso in cui il neonato sia consegnato all’interno dei punti accoglienza.

Inoltre richiede l’istituzione, a carico del Ministero dell’interno, di un numero verde nazionale attivo 24h su 24h e 7 giorni su 7, con il fine di fornire informazioni circa la localizzazione e il funzionamento dei punti di accoglienza del neonato nonché di ricevere eventuali segnalazioni anonime.

Per tale proposta  si intende inserire a bilancio la somma di 3 milioni di euro annui; tuttavia, nonostante l’originario nobile intento che caratterizza tale enunciato risulta complesso pensare ad una progettualità che dovrà poi essere definita ad personam rischiando così di appesantire di onerose responsabilità gli Enti Locali, che dovranno provvedere sia al collocamento del minore in strutture adeguate sia all’impegno del relativo costo economico. Tale progetto, a mio personale parere, risulta essere configurabile positivamente nella misura in cui possano essere snellite le procedure di adozione di minori.

Il testo della proposta:
https://www.camera.it/leg19/126?tab=&leg=19&idDocumento=131&sede=&tipo=

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Roberta Marasco

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